Durante il periodo primaverile sulle dune sabbiose del Delta del Po fioriscono diverse varietà di orchidee selvatiche. In particolare quelle del genere Ophrys ed Orchis, alte circa 30 cm, bulbose, la cui impollinazione è assicurata dai maschi di particolari insetti, attratti dal fiore che imita, anche nell’odore, le rispettive femmine. Per potersi sviluppare hanno bisogno inoltre di essere infettate da un particolare fungo sotterraneo che, grazie al suo micelio, concorre all’approvvigionamento di acqua e sostanze minerali utili alla pianta. La crescita di molte specie di orchidee è molto lenta e possono trascorrere anche alcune decine di anni prima della fioritura.
Ecco dunque che l’intera famiglia delle Orchidaceae è inclusa nelle liste rosse di protezione a livello mondiale (CITES), e nelle liste rosse nazionali ed internazionali a causa della loro rarità, dell’endemismo, ed anche del prelievo indiscriminato. Per queste peculiari caratteristiche, in assenza di attività ecocompatibili le orchidee diventano fortemente a rischio scomparsa. Un habitat dove queste meraviglie possono crescere indisturbate è sinonimo di ambiente sano, con caratteristiche chimico-fisiche ideali per lo sviluppo dei funghi simbionti, con la presenza di insetti pronubi fondamentali per l’impollinazione di tutti i fiori. (Enrico Vicentini)
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December 2021
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