Andare per aziende!
L'Associazione culturale e naturalistica Sagittaria opera per la conoscenza del territorio e la divulgazione delle "buone pratiche", ovvero delle realtà economiche e produttive che meglio interpretano l'esigenza di un equlibrio sostenibile tra insediamenti antropici e contesti e risorse naturali.
In concreto organizza visite ad aziende operanti nel territorio del Polesine e delle province confinanti al fine di informarsi su nuovi modelli produttivi, e diffonderne la conoscenza.
In concreto organizza visite ad aziende operanti nel territorio del Polesine e delle province confinanti al fine di informarsi su nuovi modelli produttivi, e diffonderne la conoscenza.
Un esempio significativo è dato dall'Azienda dei fratelli Fioroni, posta in località Valgrande di Chioggia (VE), Via Valgrande n.71-73.
I fratelli Fioroni nove anni fa, hanno deciso di trasformare la loro azienda agricola da produttrice di prodotti agricoli a produttrice di energia elettrica pulita. Hanno pertanto investito risorse ed energie in due digestori che producono, appunto, energia e calore. II digestori sono alimentati con mais, orzo e sorgo. L’azienda riesce a produrre l’ottanta per cento del fabbisogno del digestore mentre il venti per cento viene acquistato da altri produttori. I prodotti vengono stoccati per garantire la continuità del processo. |
La digestione anaerobica è un complesso processo biologico nel quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas. Affinché la biomassa diventi biogas, è necessaria l'azione di diversi tipi di microrganismi specializzati.
Semplificando al massimo: un primo gruppo di batteri dà il via al processo di degradazione, trasformando la sostanza organica in composti intermedi, come idrogeno e anidride carbonica. Un secondo gruppo di batteri, porta a termine il lavoro producendo il metano.
La configurazione impiantistica prevede l'abbinamento tra motori a combustione interna, in cui l'energia viene trasformata da generatori in energia elettrica.
Questo tipo di attività produttiva apporta vari benefici di natura ambientale:
Semplificando al massimo: un primo gruppo di batteri dà il via al processo di degradazione, trasformando la sostanza organica in composti intermedi, come idrogeno e anidride carbonica. Un secondo gruppo di batteri, porta a termine il lavoro producendo il metano.
La configurazione impiantistica prevede l'abbinamento tra motori a combustione interna, in cui l'energia viene trasformata da generatori in energia elettrica.
Questo tipo di attività produttiva apporta vari benefici di natura ambientale:
- produzione di energia “green”, non basata sul consumo di combustibili fossili;
- limitatissimo spostamento di risorse e materiali in termini kilometrici;
- conversione di ampie superfici da campi coltivati con utilizzo di sostanze chimiche a campi biologici.
La cura per il territorio circostante è particolarmente attenta. Qui possiamo trovare boschi d'impianto di diversa età, che vanno da 70 anni a 0 anni di età, e moltissime chilometri di siepi, nuovi impianti annuali con l'utilizzo di essenze autoctone e specie da bacche, quali ginepro e rosa canina.
Le quattro zone umide appaiono morfologicamente differenti: la prima e la seconda, create nel 1976, sono cinte da fasce boscate e canneto; la terza, realizzata 5 anni fa, appare in fase di costante ampliamento, mentre la quarta, più giovane, si sta stabilizzando. Questa oculata gestione ambientale fa dell'Azienda Morari Valgrande un sito di pianura ad alta biodiversità. Tra gli aspetti più rilevanti: elevata densità di Lepre comune (Lepus europaeus), con una popolazione attuale non inferiore ai 300 esemplari, e Colombaccio (Columba palumbus), con picchi di oltre 15.000 esemplari in sosta in periodo autunnale; notevole popolazione di Testuggine palustre europea (Emys orbicularis), con presenza di centinaia di esemplari; regolare presenza delle specie Gru (Grus grus), Oca selvatica (Aser anser), Moretta tabaccata (Aythya nyroca), Ghiandaia marina (Garrulus galndarius), Tasso (Meles meles). Nidificazione nel sito di Cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus) e Volpoca (Tadorna tadorna). |